28 febbraio 2013

Programmi per rendere Windows 8 più simile a Windows 7

Programmi per rendere Windows 8 più simile a Windows 7: Ad alcuni mesi dall'uscita di Windows 8 non tutti gli utenti si sono ancora abituati alla nuova interfaccia e sono molti quelli che hanno il desiderio di ripristinare le funzioni presenti in Windows 7. Vi presentiamo alcuni software che vi permetteranno di rendere l'interfaccia più simile a quella di Windows 7.

Obama vendica l'hacker Swartz: scienza pubblica e gratuita

Obama vendica l'hacker Swartz: scienza pubblica e gratuita: Barack Obama ha deciso e imposto che i risultati delle ricerche scientifici dovranno essere ad accesso gratuito per tutti, se sono stati ottenuti grazie a finanziamenti pubblici, anche parziali. Il legame con la morte di Aaron Swartz non è ufficiale ma difficile da nascondere.

L'ultima cena (per i giornalisti)

L'ultima cena (per i giornalisti):
cambia_tutto.jpg

"Bisogna cominciare dalle basi, con il ristabilire le buone abitudini. L'altra sera, quando ormai si era capito che avevamo fatto boom, il M5S Roma e Lazio ha deciso di andare a cena fuori: circa 200 persone tra candidati, attivisti e simpatizzanti. Un amico di un amico di un amico ha trovato posto e ci siamo mossi in carovana a cui si sono aggiunti diversi imbucati e con codazzo di giornalisti al seguito ai quali abbiamo detto da subito: "venite ma basta interviste". Il menu della serata, in porzioni davvero parche, era composto da focaccia al prosciutto, zucchine fritte, panini fritti ripieni, due assaggi di primi, acqua, birra e vino. Conto richiesto 2.750 euro! Eravamo circa 100 persone del 5 stelle ed un conto così ci è sembrato un po' alto e ci siamo permessi di chiedere una verifica, visto che volevamo pubblicare la fattura on line, conoscendo le malizie di cui sono capaci certi giornalisti. Oh, a proposito di giornalisti, ci risulta che "alcuni avrebbero consumato senza pagare: forse sono troppo ben abituati alle cene dei partiti pagate con i soldi dei rimborsi pubblici. Beh, con noi non funziona così. Le cene, così come tutte le nostre attività, sono autofinanziate e si paga alla romana. Insomma alla fine abbiamo pagato 1.841 euro di cui alleghiamo la ricevuta. La prossima volta, giornalisti, venite mangiati o pranzo al sacco!" M5S Lazio

M5S: cittadini portavoce eletti alla Camera e al Senato

eletti alla Camera

eletti al Senato

I numeri a 5 Stelle della speranza

I numeri a 5 Stelle della speranza:
Gli interventi dei candidati a piazza San Giovanni
(02:12)
sempre_speranza.jpg

Lo Tsunami che ha travolto la politica italiana ha spazzato via uno tra i Parlamenti più vecchi d'Europa (55 anni di media) restituendo i parlamentari più giovani di tutto il mondo occidentale e dell'intera storia della Repubblica. L'età media, tra Camera e Senato, è di 48 anni, più bassa rispetto non solo a quella dei paesi dell'UE, ma anche a quella degli Stati Uniti, tutti con un'età media di oltre 50 anni. I deputati eletti avranno un'età media di 45 anni e i senatori di 53 anni. Nella scorsa legislatura l’età media dei deputati era di 54 anni (9 anni di differenza) mentre quella dei senatori di 57 anni (4 anni di differenza). Il gruppo parlamentare con l’età media più bassa, quello che maggiormente ha inciso nel rinnovamento, è quello del MoVimento 5 Stelle, con 37 anni (33 alla Camera e 46 al Senato), il più vecchio quello del Pdl con 54 anni (50 alla Camera e 57 al Senato). Quello del MoVimento 5 Stelle è anche il gruppo con la maggiore percentuale di laureati: l'88%, in coda alla classifica il pd con il 67% e la lega con il 40%.

Lo Tsunami ha tinto di rosa l'arco parlamentare: non c'erano mai state così tante donne in tutta l'avventura repubblicana. Nella legislatura precedente la presenza femminile era pari ad appena il 21% alla Camera e il 19% al Senato mentre nel nuovo Parlamento è al 31%, il 32% alla Camera e il 30% al Senato. La percentuale tra i parlamentari M5S è superiore alla media con il 38%, ultima la Lega Nord con il 14%. La parlamentare più giovane è la portavoce Marta Grande (25 anni), del M5S Lazio, l'eletto più anziano è il senatore Sergio Zavoli (89 anni) del pd.

La classe dirigente rimane invece, per ora, la più vecchia d'Europa con una età media di 59 anni, con punte di 67 anni per i banchieri, di 63 per i professori universitari e di 61 per i dirigenti delle partecipate statali. Vincenzo Atella direttore del Ceis ("Centre for Economic and International Studies") di Tor Vergata, ha realizzato uno studio sul problema della gerontocrazia in Italia e ha dichiarato: ''Il breve orizzonte di vita della classe dirigente non permette di investire in innovazione. In particolare dal nostro studio emerge la correlazione tra gerontocrazia e mancati investimenti in Ict a causa dell'incapacità di comprendere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Un Parlamento con un età media più giovane è in grado di cogliere queste opportunità. In questo momento è questo ciò di cui il Paese ha bisogno per ritornare sul sentiero di crescita''.

L'acqua è frizzante, ripeto l'acqua è frizzante.

Guarda tutti i cittadini portavoce eletti alla Camera e al Senato



Dati Coldiretti

PS: chiedo scusa ai miei vicini di casa per il disagio di questi giorni, ancora qualche giorno di pazienza e tutto tornerà come prima.

Fiducia? What's fiducia?

Fiducia? What's fiducia?:
messora.jpg

>>> Guarda l'intervento di Claudio Messora su La Cosa! <<<


"Quindi improvvisamene gli attivisti del M5S si sarebbero bevuti il cervello. Tutti insieme. Dopo avere combattuto per anni il Pdl e il Pd-L, dopo avere mandato "affa" tutto e tutti, improvvisamente sarebbero tutti per votare la fiducia a Bersani & Co. Lo stesso Pd che ci ha regalato la tassa da 4 miliardi servita a pagare i conti di MPS, che non ha mai fatto la legge sul conflitto di interessi, che va a chiudere la campagna elettorale a Berlino. Lo stesso PD che copia le parlamentarie di Grillo ma riserva i posti chiave per le solite Bindi & Co. Lo stesso Pd di Violante, quello di "abbiamo una banca". Quel PD lì. E questi duri e puri del M5S, arrivati in Parlamento al ritmo di "vi apriremo come una scatoletta di tonno", al primo canto delle sirene di gente corresponsabile di tutto questo sfascio, si metterebbero a invocare l'accordo, addirittura la fiducia, come un qualsiasi partitucolo da prima repubblica? Ma lo sanno questi signori che, se votano la fiducia, si rendono corresponsabili di tutto quello che farà dal giorno dopo il Governo di Bersani & soci? Lo sanno che questi sono vecchi squali della politica, controllano i ministeri e conoscono tutti i trucchi possibili per fare tutto l'ostruzionismo di questo mondo, per cui, conoscendo la tattica della melina meglio di chiunque altro, avendola praticata per intere legislature, prometteranno per l'ennesima volta di tagliarsi gli stipendi, di togliere i rimborsi e tutto il resto, ma poi troveranno tutte le scuse per ritardare fino ad arenare ogni progetto di legge del M5S, mentre cercheranno di far passare nuove ignominie ai danni del popolo italiano, e queste ignominie ricadranno sulla testa del M5S? Forse i titoloni dei giornali, quelli che parlano di base spaccata basandosi su qualche commento su un blog e su una petizione in rete (gli stessi giornalisti che non sanno distinguere "Twitter" da "Tweet", ripetendo grottescamente "ho letto un twitter di tizio e caio" ad ogni ospitata televisiva) sono solo l'ennesima strumentalizzazione giornalistica orchestrata dalla vecchia politica. Forse questa Viola Tesi che all'improvviso spunta fuori dal nulla, con una petizione pro fiducia (pro Pd) in rete, guarda caso su un sito che nulla ha a che fare con il M5S, raccogliendo magicamente decine di migliaia di firme, non è esattamente espressione della base del Movimento. Potrebbe mai esserlo una che fino a un paio di mesi fa almeno militava convintamente nella base del Partito Pirata? Lo stesso partito pirata che deve vedersela con quel Marco Marsili che proprio durante le scorse elezioni, sbugiardato da Anonymous o chi per essi, cospirava contro il M5S cercando di distruggerlo? Ed ecco, cliccando qui, una delle tante conversazioni che provano la sua partecipazione attiva nella base del Partito Pirata. Può una attivista convinta di un altro movimento, a uno o due mesi dalle elezioni, diventare come per magia espressione della base del M5S ed essere rilanciata, in primis da Repubblica, il giornale della tessera numero uno del PD (De Benedetti), con la sua petizione pro Pd (adesso capite la ragione delle regole sulle candidature di Grillo)? E le 75mila firme raccolte, come per magia, in meno di 48 ore, sono della base del M5S? Cosa dà cotanta sicumera ai signori giornalisti che fanno i titoli? Fanno le pulci a una che non conosce il numero esatto dei senatori della Repubblica, e poi sparano titoli così palesemente scollegati dai fatti? Già, perché è evidente che se una di un altro partito viene spacciata per una rappresentante della base del M5S solo perché pubblica una lettera su un sito qualunque, con la stessa nonchalance si possono far votare decine di migliaia di militanti di un qualunque altro partito sotto a una petizione qualsiasi e poi spacciare le firme come la prova evidente che la base del M5S (o quella dell'ultimo partito della Nuova Guinea) è compatta contro il suo leader. E si può perfino arrivare a colonizzare un intero blog, con iscrizioni mirate dell'ultima ora. Tant'è vero che alcuni, tra i firmatari, non si fanno neppure scrupolo di mascherare il fatto non solo di non essere appartenenti alla base del Movimento Cinque Stelle, ma neppure di essere espressione di quegli 8 milioni e mezzo di italiani che hanno condiviso e votato le proposte di Grillo.

Cari "grillini" (a me questo termine potete passarlo): voi siete arrivati adesso con le valigie di cartone, ma questi conoscono l'arte di mettervelo in quel posto meglio di chiunque altro, avendo una lunga scuola alle spalle. Cercate di non farvi fregare e rimettete, con lucidità, ogni tassello al suo posto. Voi, per la vostra storia e per la natura radicale delle vostre rivendicazioni, che sono quelle che gli italiani vi hanno chiesto esplicitamente di portare avanti, non potete votare la fiducia a un partito che si è reso corresponsabile dello stato in cui versa questo Paese. Tutt'al più, se proprio Pd e Pd-L ci tengono alla governabilità, possono sempre votare, loro, la fiducia al primo Governo targato MoVimento 5 Stelle." Claudio Messora

Quattro pezzi facili

Quattro pezzi facili:
Quattro questioni semplici sui commenti su Grillo e il M5S in rete




1) I commenti del blog di Grillo non sono rappresentativi di nessun umore popolare. Non lo sono quando sono plaudenti nel confronti di Grillo e non lo sono nemmeno quando sembrano orientati ad un qualche spirito critico. I commenti sono opinioni di qualcuno che passava di lì. Nemmeno troppo meditate in genere.




2) I commenti del blog di Grillo non sono i commenti dei militanti grillini, quindi la loro analisi pesata è perfettamente inutile qualsiasi sia la tesi che si intende avallare. Non sono nemmeno i commenti del popolo del web (quello citato da l’Unità di oggi) che come è noto non esiste.




3) Scrivere articoli di giornale copiando commenti utili alla causa e virgolettando “Scrive Mario Rossi nei commenti del post…” è una paraculata e non vale




4) L’umore generale in rete al riguardo di un post di Grillo (o di chiunque altro) si ricava sapendo cosa pensano i lettori nel momento in cui lo leggono. Appena avete trovato la maniera per calcolarlo fate un fischio.

Dario Fo e Jacopo Fo ospiti di Gad Lerner su La7

Dario Fo e Jacopo Fo ospiti di Gad Lerner su La7:
Domani, venerdì 1 marzo, Dario Fo e Jacopo Fo saranno ospiti a ZETA, la nuova trasmissione di Gad Lerner in onda alle 22.15 su La7 insieme a Rosario Crocetta (Presidente Regione Sicilia)