LG Nexus 4: nuove preoccupanti conferme per il prezzo in Italia [UPDATE]:
Purtroppo arrivano altre informazioni per quanto riguarda il prezzo italiano del nuovo smartphone di Google, il Nexus 4 prodotto da LG: mentre in America e in alcuni paesi europei fra cui Spagna e Francia sarà possibile acquistarlo a 349€, è sempre più probabile che qui in Italia arrivi a qualcosa come 549€. No, non avete letto male, sono ben 200€ in più.
(...)
Continua a leggere LG Nexus 4: nuove preoccupanti conferme per il prezzo in Italia [UPDATE] su Androidiani.Com
3 novembre 2012
Nexus 4, l’unboxing di Android Central AGGIORNAMENTO: aggiunte video recensioni Engadget & The Verge
Nexus 4, l’unboxing di Android Central AGGIORNAMENTO: aggiunte video recensioni Engadget & The Verge:
SOURCE
Dopo l’articolo del nostro grande Domenico (aka V_Veneto) sulla vergognosa politica del prezzo che LG avrebbe intenzione di applicare nel nostro paese, concentriamoci sulla parte più interessante per tutti noi maniaci di novità. In attesa spasmodica di poterlo ordinare dai miei famigliari negli States, ecco uno dei primi unboxing del nuovo Nexus 4. In attesa delle prime videorecensioni (incluse la nostra, non appena sarà nelle nostre mani), buona visione.
Grazie a Fede (aka BatFed) per le segnalazioni.
Nexus 4, Android Central unboxing UPDATE: added Engadget & The Verge video reviews
After the article of our great Domenico (aka V_Veneto) about the shameful policy of price that LG would wish to apply in our country, let’s focus on the most interesting part for all of us news maniacs. Waiting spasmodic it can be ordered by my family in the States, here is one of the first unboxing of the new Nexus 4. Waiting for first video reviews (including our own, as soon as it will be in our hands), enjoy.
Thanks a lot to our Fede (aka BatFed) for reporting us.
SOURCE
LG Nexus 4: Phone House in Spagna non lo venderà
LG Nexus 4: Phone House in Spagna non lo venderà:
Continua la lunga saga del nuovo LG Nexus 4 in Europa. Il prezzo ufficiale del nuovo Google Phone sarà di 349€ tramite il Play Store ma, ovviamente, solamente per i paesi nei quali il servizio di acquisto è già disponibile. Per gli altri paesi, quindi anche per l’Italia, il prezzo varia e potrebbe essere di ben 200€ più costoso, cioè 549€. Molte fonti pensano sia questo il prezzo ufficiale dello smartphone fuori dal Play Store, altre invece spingono maggiormente verso un più “completo” 599€. Perchè questo slancio di prezzo per i pochi sfortunati? In molti hanno protestato e le pagine ufficiali di LG sono ovviamente piene di lamentele e critiche, alle quali mi associo personalmente; persino lo store spagnolo Phone House ha rifiutato la vendita dello smartphone a queste condizioni.
(...)
Continua a leggere LG Nexus 4: Phone House in Spagna non lo venderà su Androidiani.Com
Continua la lunga saga del nuovo LG Nexus 4 in Europa. Il prezzo ufficiale del nuovo Google Phone sarà di 349€ tramite il Play Store ma, ovviamente, solamente per i paesi nei quali il servizio di acquisto è già disponibile. Per gli altri paesi, quindi anche per l’Italia, il prezzo varia e potrebbe essere di ben 200€ più costoso, cioè 549€. Molte fonti pensano sia questo il prezzo ufficiale dello smartphone fuori dal Play Store, altre invece spingono maggiormente verso un più “completo” 599€. Perchè questo slancio di prezzo per i pochi sfortunati? In molti hanno protestato e le pagine ufficiali di LG sono ovviamente piene di lamentele e critiche, alle quali mi associo personalmente; persino lo store spagnolo Phone House ha rifiutato la vendita dello smartphone a queste condizioni.
(...)
Continua a leggere LG Nexus 4: Phone House in Spagna non lo venderà su Androidiani.Com
Guerra dei brevetti: Apple ammette l’errore e scrive correttamente sul sito UK che Samsung non ha copiato
Guerra dei brevetti: Apple ammette l’errore e scrive correttamente sul sito UK che Samsung non ha copiato:
Apple ha appena ri-pubblicato sul suo sito internet ufficiale la nuova dichiarazione dove viene scritto che Samsung non ha copiato il design dei suoi iPad, dopo essere stata richiamata dalla corte in quanto quello scritto in precedenza era stato definito “inaccettabile“. Questa nuova versione è molto più corta e in sostanza ripete quanto pubblicato su giornali come The Guardian pochi giorni fa.
(...)
Continua a leggere Guerra dei brevetti: Apple ammette l’errore e scrive correttamente sul sito UK che Samsung non ha copiato su Androidiani.Com
Apple ha appena ri-pubblicato sul suo sito internet ufficiale la nuova dichiarazione dove viene scritto che Samsung non ha copiato il design dei suoi iPad, dopo essere stata richiamata dalla corte in quanto quello scritto in precedenza era stato definito “inaccettabile“. Questa nuova versione è molto più corta e in sostanza ripete quanto pubblicato su giornali come The Guardian pochi giorni fa.
(...)
Continua a leggere Guerra dei brevetti: Apple ammette l’errore e scrive correttamente sul sito UK che Samsung non ha copiato su Androidiani.Com
PPSSPP: il primo emulatore PSP per Android (download + video)
PPSSPP: il primo emulatore PSP per Android (download + video):
Continua a leggere PPSSPP: il primo emulatore PSP per Android (download + video) su Androidiani.Com
Dagli autori di Dolphin, il popolare emulatore Wii e GameCube per PC, arriva la prima applicazione per dispositivi Android (sia smartphone che tablet) in grado di far girare i titoli della gloriosa Sony PSP.
(...)Continua a leggere PPSSPP: il primo emulatore PSP per Android (download + video) su Androidiani.Com
Cosa e' successo in Sicilia
Cosa e' successo in Sicilia:
" Cosa è successo in Sicilia? Il dato politico fondamentale è uno solo, quello che alcuni temevano, altri si aspettavano, altri ancora snobbavano: ora c’è una nuova forza, che fa sul serio. Nuova perché al di là di ogni logica partitica “classica” fondata sulla suddivisione destra - centro - sinistra. È dalla crisi di questa logica, della forma-partito, che è sorto questo movimento di opposizione: il MoVimento 5 Stelle. Il quale, da oggi, è la prima forza politica in Sicilia: 15 seggi contro i 14 del Pd ed i 12 del Pdl. Con questo movimento è nato un nuovo modo di fare politica che parte dei bisogni della gente e cerca di offrire soluzioni concrete praticabili e non imposte dall’alto, ma che nascono dal confronto e dal dibattito pubblico. Il MoVimento aspira così a presentare nel nostro Paese una nuova immagine della democrazia: non più fondata sull’idea di rappresentanza e sulla delega ai partiti, bensì sulla diretta partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Partecipazione che passa attraverso una nuova forma di comunicazione, la rete (blog, twitter, etc.), aggirando gli organi tradizionali come stampa e televisione, su cui invece contano gli altri partiti. È questa inedita fusione tra la concezione “originaria” della democrazia e la rivoluzione delle forme di comunicazione che rende, per la prima volta, possibile una autentica partecipazione del cittadino alla politica. Per questo il MoVimento dà prova di essere profondamente radicato nel territorio e, al contempo, di non conoscere confini, campanilismi, clientele. Il voto in Sicilia lo conferma. Il MoVimento “sfonda” nelle città (Palermo, con 43.000 voti contro i 26.000 del Pd, ma anche Messina, Agrigento e Caltanisetta). E cosa fanno i neo-eletti? Parlano con i cittadini, cercando di rispondere alle loro domande, mentre quelli degli altri partiti sperimentano la possibile tenuta del “patto di ferro” tra Pd ed Udc per le prossime elezioni politiche. C’è un abisso che separa la vecchia dalla nuova politica. Il MoVimento chiude definitivamente i conti con il “politico di professione”, con la rappresentanza, con il “vivere della politica”: il politico del MoVimento è un cittadino come gli altri che, con il sapere che gli deriva dalla professione che esercita nella società, si mette per un breve periodo della sua vita al servizio degli altri cittadini, per poi ritornare alle sue precedenti occupazioni. Egli vive, finalmente, per la politica, per i cittadini. Radicato nel territorio, ma senza i limiti che sono propri dei governi locali e localistici, il MoVimento 5 Stelle ha cominciato davvero a fare sul serio e, dopo la Sicilia, lo attendono le prove della Lombardia e del Lazio che, probabilmente, precederanno le elezioni politiche. E sarà proprio in vista delle elezioni politiche che, rispetto ai programmi regionali, il MoVimento dovrà discutere al suo interno, ed elaborare una soluzione nuova ed originale, il problema fondamentale del nostro Paese: quello della posizione italiana in Europa e del destino della moneta unica. Mentre tutti i partiti politici (se si esclude quel che resta della Lega Nord) sono “allineati” con la posizione del Governo dell’ “europeismo” ad oltranza, il MoVimento potrà - e dovrà - dare una nuova “scossa” alla politica italiana. Le elezioni in Sicilia sono un nuovo inizio. Ce n’est qu’un debut, continuons le combat! " Paolo Becchi
Due croci e sarà Storia!
(01:53)
(01:53)
" Cosa è successo in Sicilia? Il dato politico fondamentale è uno solo, quello che alcuni temevano, altri si aspettavano, altri ancora snobbavano: ora c’è una nuova forza, che fa sul serio. Nuova perché al di là di ogni logica partitica “classica” fondata sulla suddivisione destra - centro - sinistra. È dalla crisi di questa logica, della forma-partito, che è sorto questo movimento di opposizione: il MoVimento 5 Stelle. Il quale, da oggi, è la prima forza politica in Sicilia: 15 seggi contro i 14 del Pd ed i 12 del Pdl. Con questo movimento è nato un nuovo modo di fare politica che parte dei bisogni della gente e cerca di offrire soluzioni concrete praticabili e non imposte dall’alto, ma che nascono dal confronto e dal dibattito pubblico. Il MoVimento aspira così a presentare nel nostro Paese una nuova immagine della democrazia: non più fondata sull’idea di rappresentanza e sulla delega ai partiti, bensì sulla diretta partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Partecipazione che passa attraverso una nuova forma di comunicazione, la rete (blog, twitter, etc.), aggirando gli organi tradizionali come stampa e televisione, su cui invece contano gli altri partiti. È questa inedita fusione tra la concezione “originaria” della democrazia e la rivoluzione delle forme di comunicazione che rende, per la prima volta, possibile una autentica partecipazione del cittadino alla politica. Per questo il MoVimento dà prova di essere profondamente radicato nel territorio e, al contempo, di non conoscere confini, campanilismi, clientele. Il voto in Sicilia lo conferma. Il MoVimento “sfonda” nelle città (Palermo, con 43.000 voti contro i 26.000 del Pd, ma anche Messina, Agrigento e Caltanisetta). E cosa fanno i neo-eletti? Parlano con i cittadini, cercando di rispondere alle loro domande, mentre quelli degli altri partiti sperimentano la possibile tenuta del “patto di ferro” tra Pd ed Udc per le prossime elezioni politiche. C’è un abisso che separa la vecchia dalla nuova politica. Il MoVimento chiude definitivamente i conti con il “politico di professione”, con la rappresentanza, con il “vivere della politica”: il politico del MoVimento è un cittadino come gli altri che, con il sapere che gli deriva dalla professione che esercita nella società, si mette per un breve periodo della sua vita al servizio degli altri cittadini, per poi ritornare alle sue precedenti occupazioni. Egli vive, finalmente, per la politica, per i cittadini. Radicato nel territorio, ma senza i limiti che sono propri dei governi locali e localistici, il MoVimento 5 Stelle ha cominciato davvero a fare sul serio e, dopo la Sicilia, lo attendono le prove della Lombardia e del Lazio che, probabilmente, precederanno le elezioni politiche. E sarà proprio in vista delle elezioni politiche che, rispetto ai programmi regionali, il MoVimento dovrà discutere al suo interno, ed elaborare una soluzione nuova ed originale, il problema fondamentale del nostro Paese: quello della posizione italiana in Europa e del destino della moneta unica. Mentre tutti i partiti politici (se si esclude quel che resta della Lega Nord) sono “allineati” con la posizione del Governo dell’ “europeismo” ad oltranza, il MoVimento potrà - e dovrà - dare una nuova “scossa” alla politica italiana. Le elezioni in Sicilia sono un nuovo inizio. Ce n’est qu’un debut, continuons le combat! " Paolo Becchi
Sicilia: prima promessa mantenuta
Sicilia: prima promessa mantenuta:
"Abbiamo già mantenuto la prima di promessa. Abbiamo portato avanti la campagna elettorale senza i finanziamenti pubblici, non toccando in alcun modo le tasche dei cittadini. Abbiamo raccolto con libere donazioni ben 32.000 euro, ma ne sono serviti solo 25.000 euro per diventare la prima forza politica in Sicilia. E' interessante vedere quanto invece hanno speso gli altri. Alla coalizione che sosteneva il PD sono serviti 120.000 euro (di finanziamenti PUBBLICI) per perdere il 49% delle preferenze, mentre a quella che sosteneva il PDL addirittura più di 600.000 euro (di finanziamenti PUBBLICI) per arrivare a perderne il 73%. Se togli i soldi dalla politica, questa diventa passione, e quando hai migliaia di cittadini motivati, non ci sono battaglie troppo grandi per essere vinte.
Spiegatelo ai nostri avversari che hanno eserciti di mercenari." Giancarlo Cancelleri, M5S Sicilia
"Abbiamo già mantenuto la prima di promessa. Abbiamo portato avanti la campagna elettorale senza i finanziamenti pubblici, non toccando in alcun modo le tasche dei cittadini. Abbiamo raccolto con libere donazioni ben 32.000 euro, ma ne sono serviti solo 25.000 euro per diventare la prima forza politica in Sicilia. E' interessante vedere quanto invece hanno speso gli altri. Alla coalizione che sosteneva il PD sono serviti 120.000 euro (di finanziamenti PUBBLICI) per perdere il 49% delle preferenze, mentre a quella che sosteneva il PDL addirittura più di 600.000 euro (di finanziamenti PUBBLICI) per arrivare a perderne il 73%. Se togli i soldi dalla politica, questa diventa passione, e quando hai migliaia di cittadini motivati, non ci sono battaglie troppo grandi per essere vinte.
Spiegatelo ai nostri avversari che hanno eserciti di mercenari." Giancarlo Cancelleri, M5S Sicilia
Carne da macello
Carne da macello:
"Noi piccoli imprenditori, siamo oramai carne da macello. Paghiamo (a prescindere dal reddito) circa 3.500 euro all'anno per la pensione e la sanità, paghiamo i tickets sempre e senza alcuna esenzione, con la prospettiva di avere (forse) a 70 anni una pensione da 480 euro al mese. Abbiamo una fiscalità che dovrebbe incidere il 50% del reddito, ma in realtà diventa il triplo grazie ai fantomatici studi di settore che ci costringono a dichiarare redditi inesistenti (oggi il falso in bilancio si fa al contrario dichiarando di più di quanto guadagnato). Se un cliente (privato o ente pubblico) non ci paga le fatture, i soldi li possiamo scordare per sempre, a meno che non ti chiami Equitalia, che salta tutte le procedure e ti vende la casa in 6 mesi (abbassando il valore e comprandosela essa stessa attraverso finanziarie consociate) e infine siamo il capro espiatorio dell'opinione pubblica, in quanto considerati evasori per diritto di appartenenza alla categoria. Peggio degli schiavi.
Io sto chiudendo. Fortunatamente fornitori e dipendenti sono tutti pagati, alle banche farò causa per gli interessi anatocistici, e con Equitalia (che in Sicilia si chiama Serit) conto in un intervento divino. Che Dio ce la mandi buona!" Orazio Scandurra
"Noi piccoli imprenditori, siamo oramai carne da macello. Paghiamo (a prescindere dal reddito) circa 3.500 euro all'anno per la pensione e la sanità, paghiamo i tickets sempre e senza alcuna esenzione, con la prospettiva di avere (forse) a 70 anni una pensione da 480 euro al mese. Abbiamo una fiscalità che dovrebbe incidere il 50% del reddito, ma in realtà diventa il triplo grazie ai fantomatici studi di settore che ci costringono a dichiarare redditi inesistenti (oggi il falso in bilancio si fa al contrario dichiarando di più di quanto guadagnato). Se un cliente (privato o ente pubblico) non ci paga le fatture, i soldi li possiamo scordare per sempre, a meno che non ti chiami Equitalia, che salta tutte le procedure e ti vende la casa in 6 mesi (abbassando il valore e comprandosela essa stessa attraverso finanziarie consociate) e infine siamo il capro espiatorio dell'opinione pubblica, in quanto considerati evasori per diritto di appartenenza alla categoria. Peggio degli schiavi.
Io sto chiudendo. Fortunatamente fornitori e dipendenti sono tutti pagati, alle banche farò causa per gli interessi anatocistici, e con Equitalia (che in Sicilia si chiama Serit) conto in un intervento divino. Che Dio ce la mandi buona!" Orazio Scandurra
Iscriviti a:
Post (Atom)