25 settembre 2012
Nexus 7, l'analisi prestazionale
Nexus 7, l'analisi prestazionale: Completiamo l'analisi del tablet Nexus 7 con la suite completa di benchmark e le prove di autonomia operativa. Google e Asus propongono un tablet non perfetto ma molto interessante, grazie ad un opportuno connubio tra la piattaforma hardware Tegra 3 ed il nuovo sistema operativo Android 4.1 "Jelly Bean".
24 settembre 2012
GeeXboX 3.0: ora è possibile guardare e registrare spettacoli TV
GeeXboX 3.0: ora è possibile guardare e registrare spettacoli TV: La distribuzione che mira a trasformare il vostro hardware obsoleto in un sistema multimediale basato su Linux fa passi da gigante. La nuova major release promette un gran bene.
XBian's Koenkk Replies To the XBian/RaspBMC Flap
XBian's Koenkk Replies To the XBian/RaspBMC Flap: New submitter juenger1701 writes "Xbian's developer Koenkk has posted a reply to the code stealing accusations mentioned here Friday." In response, Sam Nazarko of Raspbmc has replaced his earlier complaint, "on the agreement that XBian participate with compliance of the GPL." Koenkk makes the case that his project has always complied with the GPL.
Qt5 & Raspberry Pi
Qt5 & Raspberry Pi: I received a Raspberry Pi this week (thanks Nokia & QtonPi!) and naturally baked Qt5 into it as the first thing. Started by just installing premade RPi Qt5 package, but as qmlscene is not yet included, went for building Qt5 following loosely these instructions. About 2 hours later, I had system setup with latest Raspbian image running Qt5 QML apps.
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MoVimento 5 Stelle: proposte, non proteste
MoVimento 5 Stelle: proposte, non proteste:
Il MoVimento 5 Stelle ha un programma. E' l'unico ad avere un programma. Inviate, stampate, distribuite il PROGRAMMA completo.
"DAL PROGRAMMA MOVIMENTO 5 STELLE:
- Abolizione delle province - Abolizione dei rimborsi elettorali - Accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti - Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico - Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica - Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo - Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato - Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali - Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato) - Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati - Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web, come già avviene per Camera e Senato - Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action - Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum - Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare - Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria - Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini.
Diffondiamo questo agli italiani. Prima di tutto c'è bisogno di una bella ripulita." Bob C., Rieti
Il MoVimento 5 Stelle ha un programma. E' l'unico ad avere un programma. Inviate, stampate, distribuite il PROGRAMMA completo.
"DAL PROGRAMMA MOVIMENTO 5 STELLE:
- Abolizione delle province - Abolizione dei rimborsi elettorali - Accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti - Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico - Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica - Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo - Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato - Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali - Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato) - Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati - Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web, come già avviene per Camera e Senato - Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action - Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum - Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa popolare - Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria - Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti dei cittadini.
Diffondiamo questo agli italiani. Prima di tutto c'è bisogno di una bella ripulita." Bob C., Rieti
La piazza di Parma
La piazza di Parma:
Ieri a Parma per la giornata contro l’inceneritore non c’era (foto1) nessuno (foto2).
Ieri a Parma per la giornata contro l’inceneritore non c’era (foto1) nessuno (foto2).
L'importanza di essere Grillina
L'importanza di essere Grillina:
"Ciao a tutti, sono una cosiddetta grillina.
Per i giornali, sono una nullità che scompare all'ombra di Beppe Grillo.
Per gli scettici, sono una povera ingenua che lavora aggratisse per il riccone.
Per i partiti, sono eversiva, fasssista, populista, demagoga.
Per quelli che sanno tutto, sono già esistita ma tanto non è cambiato nulla.
Per i complottisti, sono involontariamente al servizio dell'instaurazione del Nuovo Ordine Globale.
Per i talebani di PDL e PD-L sono come loro e sto cercando il mio posto al sole.
Per Bersani, non ho il coraggio di dirgli in faccia che è un fallito e che ha inciuciato con i piduisti.
Per Renzi, se loro diventano grillini, allora noi passiamo dal 20% al 2% (e chi se ne frega? Vuol dire che iniziano a fare una buona volta gli interessi dei cittadini).
Per Zingaretti.... Zingaretti chi? Non pervenuto.
Per Alemanno, non nevico, non faccio pioggia, non porto siccità quindi non mi può usare come scusa.
Per Berlusconi, sono troppo vecchia per il bunga bunga.
Per la mia famiglia, sono una specie di aliena che invece di vivere la sua vita, dedica il suo tempo libero dietro ad una chimera.
Per il mio compagno, sono la sua idealista ma che sta iniziando a cambiare il mondo.
Per mio figlio di pochi mesi, spero di essere un esempio.
Per i miei concittadini in Movimento, ci sono sempre.
Per me stessa, sono una cittadina fiera."
Roberta Lombardi, M5S Roma
"Ciao a tutti, sono una cosiddetta grillina.
Per i giornali, sono una nullità che scompare all'ombra di Beppe Grillo.
Per gli scettici, sono una povera ingenua che lavora aggratisse per il riccone.
Per i partiti, sono eversiva, fasssista, populista, demagoga.
Per quelli che sanno tutto, sono già esistita ma tanto non è cambiato nulla.
Per i complottisti, sono involontariamente al servizio dell'instaurazione del Nuovo Ordine Globale.
Per i talebani di PDL e PD-L sono come loro e sto cercando il mio posto al sole.
Per Bersani, non ho il coraggio di dirgli in faccia che è un fallito e che ha inciuciato con i piduisti.
Per Renzi, se loro diventano grillini, allora noi passiamo dal 20% al 2% (e chi se ne frega? Vuol dire che iniziano a fare una buona volta gli interessi dei cittadini).
Per Zingaretti.... Zingaretti chi? Non pervenuto.
Per Alemanno, non nevico, non faccio pioggia, non porto siccità quindi non mi può usare come scusa.
Per Berlusconi, sono troppo vecchia per il bunga bunga.
Per la mia famiglia, sono una specie di aliena che invece di vivere la sua vita, dedica il suo tempo libero dietro ad una chimera.
Per il mio compagno, sono la sua idealista ma che sta iniziando a cambiare il mondo.
Per mio figlio di pochi mesi, spero di essere un esempio.
Per i miei concittadini in Movimento, ci sono sempre.
Per me stessa, sono una cittadina fiera."
Roberta Lombardi, M5S Roma
La macchina trasversale (e impunita) del fango
La macchina trasversale (e impunita) del fango:
In Italia la libertà di informazione si è trasformata in libertà di diffamazione.
Lettera di Enrico Sassoon (*)
"Caro direttore,
le vicende riguardanti Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle e Gianroberto Casaleggio sono state ampiamente riportate dai media nei mesi passati, con una forte accelerazione nelle scorse settimane fino a oggi. Questa attenzione, di norma scarsamente informata, quasi sempre maliziosa e ostile, mi ha toccato marginalmente, ma non lievemente, in quanto socio della Casaleggio Associati. Poiché da oggi lascio la società, ritengo utile chiarirne i motivi, per evitare ulteriori distorsioni dei fatti.
I motivi sono due. Il primo riguarda la mia presenza, come socio di minoranza, nella Casaleggio Associati. I media hanno speculato in merito interpretando il mio ruolo come rappresentante di più o meno precisati «poteri forti» intenzionati a infiltrare, tramite la Casaleggio Associati, il blog di Beppe Grillo e, tramite Gianroberto Casaleggio, il movimento politico. In breve, non rappresento alcun potere forte, né in generale né nello specifico, né ritengo che alcun potere forte si senta rappresentato da me. La prova del contrario la lascio ai maliziosi interpreti che si sono finora beati nel richiamare fantasiose teorie complottistiche degne di romanzi d'appendice più che di una stampa seria e informata.Non conosco Beppe Grillo, non ci siamo mai incontrati né scambiati telefonate, mail o sms. Non ho partecipato alla gestione del suo blog in seno alla Casaleggio Associati, dove non ho mai ricoperto cariche operative; non ho mai avuto a che fare con il Movimento 5 Stelle, con il quale intrattiene relazioni il solo Casaleggio nelle forme e nei modi da lui stesso ripetutamente chiariti anche su questo giornale. Lascio la società perché i miei interessi personali e professionali sono altrove, ma anche per spezzare il filo delle speculazioni interessate. Mi auguro che serva.
Il secondo motivo è ben più grave e si sostanzia in una valanga apparentemente inarrestabile di diffamazioni e calunnie di violenta intensità, basate su ancor più farneticanti teorie del complotto, che sono apparse e continuano ad apparire in blog e siti di diversa connotazione: da quelli di ispirazione esplicitamente nazi-fascista a quelli di tendenza diametralmente opposta (come i Meet Up di supporto a Grillo) passando per una varietà di blog e siti di varia natura che vanno dai circoli vegetariani a club politici o territoriali delle più diverse tendenze. In questi luoghi la teoria assume i toni foschi del complotto pluto-giudaico-massonico di memoria zarista e hitleriana. L'attribuzione di rappresentante dei poteri forti origina da qui, per assumere contorni decisamente deliranti e razzisti.
Dal mio cognome ebraico si è risaliti a una famiglia con lo stesso nome che operava 250 anni fa nella Compagnia delle Indie che commerciava in droghe e spezie con Cina e India: tanto basta per vedermi associato, un quarto di millennio dopo, a una «potente dinastia di narcotrafficanti». E non si parla di un pazzo isolato: sono decine i siti che riportano queste piacevolezze, associandomi volta a volta a Bilderberg, Massoneria, Mossad, Illuminati, Lobby delle multinazionali, circoli esoterici e altre amenità di questo tipo da far impallidire Dan Brown o l'Umberto Eco del «Cimitero di Praga».
La cosa è seria e va avanti da anni senza che alcuno di questi luoghi di indecenza ne sia mai stato chiamato a rispondere, sotto il profilo della controinformazione e della legge. La questione che va qui sollevata, al di là di quella strettamente personale, è quella della Rete. Luogo democratico per eccellenza, al quale chiunque può accedere per dare voce alle proprie opinioni, può diventare arena di violenza incontenibile, diffamazione incontrastabile, vera e propria delinquenza mediatica.
Il primo punto è dunque come fare in modo che si salvaguardi la libertà di opinione ed espressione con la necessaria tutela di chi, per un motivo o per l'altro, venga preso di mira con intenti diffamatori e, nel caso in specie, anche razzisti. Ma i fatti non si fermano qui, perché la teoria del complotto dei poteri forti, che va avanti in Rete da almeno quattro anni, da un paio d'anni a questa parte è stata acriticamente assunta anche dai media «ufficiali», ossia radio, televisione e carta stampata. Avevo erroneamente giudicato tutto sommato sgradevoli ma innocui quei siti e blog, prevedendone un progressivo declino in funzione della palese idiozia dei riferimenti e argomentazioni.
Mi sono dovuto ricredere quando due anni fa, nel numero 5/2010 di «MicroMega» è stato pubblicato un articolo di una ventina di pagine che riprendeva le elucubrazioni reperibili in Rete, rielaborandole in modo apparentemente neutrale e dando loro un crisma di credibilità. Da lì a filtrare nella stampa «ufficiale» il passo è stato breve. Il teorema dei poteri forti è stato da allora ossessivamente riproposto, sempre in totale assenza di verifica alla fonte, spesso senza nemmeno modificare espressioni e terminologia di altri articoli e servizi, in un trionfo di «copia e incolla». Di recente, ad esempio, ho avuto il dubbio privilegio di sentirmi associato su La7 dal direttore di Rai4 Carlo Freccero ai poteri forti e al Bilderberg, per la felicità degli ospiti presenti. Altri, come l'ex politico Gianni De Michelis, hanno dichiarato a Radio24 che certamente dietro al successo di Grillo si ritrova la «destra americana». Decine di articoli e servizi televisivi hanno sostenuto e sostengono ogni giorno il teorema dei poteri forti dediti a infiltrare il Movimento, non si sa bene se per legittimarlo o delegittimarlo. Un'informazione distorta e malata, che impone una seria riflessione." Enrico Sassoon
(*) lettera pubblicata dal Corriere della Sera il 23/9/2012
Siete voi il cancro!
(05:42)
(05:42)
In Italia la libertà di informazione si è trasformata in libertà di diffamazione.
Lettera di Enrico Sassoon (*)
"Caro direttore,
le vicende riguardanti Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle e Gianroberto Casaleggio sono state ampiamente riportate dai media nei mesi passati, con una forte accelerazione nelle scorse settimane fino a oggi. Questa attenzione, di norma scarsamente informata, quasi sempre maliziosa e ostile, mi ha toccato marginalmente, ma non lievemente, in quanto socio della Casaleggio Associati. Poiché da oggi lascio la società, ritengo utile chiarirne i motivi, per evitare ulteriori distorsioni dei fatti.
I motivi sono due. Il primo riguarda la mia presenza, come socio di minoranza, nella Casaleggio Associati. I media hanno speculato in merito interpretando il mio ruolo come rappresentante di più o meno precisati «poteri forti» intenzionati a infiltrare, tramite la Casaleggio Associati, il blog di Beppe Grillo e, tramite Gianroberto Casaleggio, il movimento politico. In breve, non rappresento alcun potere forte, né in generale né nello specifico, né ritengo che alcun potere forte si senta rappresentato da me. La prova del contrario la lascio ai maliziosi interpreti che si sono finora beati nel richiamare fantasiose teorie complottistiche degne di romanzi d'appendice più che di una stampa seria e informata.Non conosco Beppe Grillo, non ci siamo mai incontrati né scambiati telefonate, mail o sms. Non ho partecipato alla gestione del suo blog in seno alla Casaleggio Associati, dove non ho mai ricoperto cariche operative; non ho mai avuto a che fare con il Movimento 5 Stelle, con il quale intrattiene relazioni il solo Casaleggio nelle forme e nei modi da lui stesso ripetutamente chiariti anche su questo giornale. Lascio la società perché i miei interessi personali e professionali sono altrove, ma anche per spezzare il filo delle speculazioni interessate. Mi auguro che serva.
Il secondo motivo è ben più grave e si sostanzia in una valanga apparentemente inarrestabile di diffamazioni e calunnie di violenta intensità, basate su ancor più farneticanti teorie del complotto, che sono apparse e continuano ad apparire in blog e siti di diversa connotazione: da quelli di ispirazione esplicitamente nazi-fascista a quelli di tendenza diametralmente opposta (come i Meet Up di supporto a Grillo) passando per una varietà di blog e siti di varia natura che vanno dai circoli vegetariani a club politici o territoriali delle più diverse tendenze. In questi luoghi la teoria assume i toni foschi del complotto pluto-giudaico-massonico di memoria zarista e hitleriana. L'attribuzione di rappresentante dei poteri forti origina da qui, per assumere contorni decisamente deliranti e razzisti.
Dal mio cognome ebraico si è risaliti a una famiglia con lo stesso nome che operava 250 anni fa nella Compagnia delle Indie che commerciava in droghe e spezie con Cina e India: tanto basta per vedermi associato, un quarto di millennio dopo, a una «potente dinastia di narcotrafficanti». E non si parla di un pazzo isolato: sono decine i siti che riportano queste piacevolezze, associandomi volta a volta a Bilderberg, Massoneria, Mossad, Illuminati, Lobby delle multinazionali, circoli esoterici e altre amenità di questo tipo da far impallidire Dan Brown o l'Umberto Eco del «Cimitero di Praga».
La cosa è seria e va avanti da anni senza che alcuno di questi luoghi di indecenza ne sia mai stato chiamato a rispondere, sotto il profilo della controinformazione e della legge. La questione che va qui sollevata, al di là di quella strettamente personale, è quella della Rete. Luogo democratico per eccellenza, al quale chiunque può accedere per dare voce alle proprie opinioni, può diventare arena di violenza incontenibile, diffamazione incontrastabile, vera e propria delinquenza mediatica.
Il primo punto è dunque come fare in modo che si salvaguardi la libertà di opinione ed espressione con la necessaria tutela di chi, per un motivo o per l'altro, venga preso di mira con intenti diffamatori e, nel caso in specie, anche razzisti. Ma i fatti non si fermano qui, perché la teoria del complotto dei poteri forti, che va avanti in Rete da almeno quattro anni, da un paio d'anni a questa parte è stata acriticamente assunta anche dai media «ufficiali», ossia radio, televisione e carta stampata. Avevo erroneamente giudicato tutto sommato sgradevoli ma innocui quei siti e blog, prevedendone un progressivo declino in funzione della palese idiozia dei riferimenti e argomentazioni.
Mi sono dovuto ricredere quando due anni fa, nel numero 5/2010 di «MicroMega» è stato pubblicato un articolo di una ventina di pagine che riprendeva le elucubrazioni reperibili in Rete, rielaborandole in modo apparentemente neutrale e dando loro un crisma di credibilità. Da lì a filtrare nella stampa «ufficiale» il passo è stato breve. Il teorema dei poteri forti è stato da allora ossessivamente riproposto, sempre in totale assenza di verifica alla fonte, spesso senza nemmeno modificare espressioni e terminologia di altri articoli e servizi, in un trionfo di «copia e incolla». Di recente, ad esempio, ho avuto il dubbio privilegio di sentirmi associato su La7 dal direttore di Rai4 Carlo Freccero ai poteri forti e al Bilderberg, per la felicità degli ospiti presenti. Altri, come l'ex politico Gianni De Michelis, hanno dichiarato a Radio24 che certamente dietro al successo di Grillo si ritrova la «destra americana». Decine di articoli e servizi televisivi hanno sostenuto e sostengono ogni giorno il teorema dei poteri forti dediti a infiltrare il Movimento, non si sa bene se per legittimarlo o delegittimarlo. Un'informazione distorta e malata, che impone una seria riflessione." Enrico Sassoon
(*) lettera pubblicata dal Corriere della Sera il 23/9/2012
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