Commissione d'inchiesta parlamentare sul debito:
La prima misura che il MoVimento 5 Stelle chiederà dopo le elezioni politiche sarà l'istituzione di una Commissione d'inchiesta parlamentare per accertare le cause del debito pubblico sia a livello nazionale che a livello amministrativo. La Commissione dovrà verificare eventuali episodi di corruzione, di mala gestione del bene pubblico, di favoreggiamento di lobby vicine ai governi che si sono succeduti negli ultimi anni e agli amministratori locali. I responsabili dovranno motivare ogni spesa effettuata senza disporre della copertura finanziaria, dovranno spiegare l'acquisto di derivati e di altre forme di investimento che si sono rivelate fallimentari, spesso operate per aggirare il patto di stabilità. La Commissione dovrà predisporre misure legislative per evitare che i cittadini siano indebitati senza il loro consenso e, in presenza di reati, denunciare i responsabili alla magistratura. La Commissione dovrà agire in totale trasparenza, i suoi lavori saranno seguiti via Rete. Il debito caricato sulle spalle della popolazione italiana dai partiti, come un somaro che accetta di sopportare qualunque peso, deve avere fine.
La Regione Sicilia è un esempio emblematico della fabbrica del debito a carico dei contribuenti ignari. La Sicilia è virtualmente fallita e si prospetta un commissariamento, forse con Bondi. Tutti sapevano della situazione siciliana da decenni. I potentati locali sono stati foraggiati da un'enormità di denaro pubblico in cambio della golden share per i partiti, dalla Democrazia Cristiana di Andreotti con Lima, alla UDC di Casini con Cuffaro, a Forza Italia di Berlusconi con Dell'Utri (mitico il 61 a 0 di seggi del 2001). In cambio la Sicilia ha oggi il 40% di disoccupazione giovanile e lo spettro del ritorno dell'emigrazione di massa. Chi ci ha guadagnato? Questo dovrà essere il compito della Commissione. In Sicila come in tutta Italia. Il debito delle amministrazioni locali, molte già commissariate come Alessandria, è di 113 miliardi di euro, escluse però la quasi totalità delle partecipate: il debito potrebbe quindi raddoppiare. Il debito pubblico dello Stato ha intanto superato i 1.966 miliardi. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
21 luglio 2012
15 luglio 2012
L'orgasmo dell'IMU
L'orgasmo dell'IMU:
Il trionfalismo con cui è stato celebrato l'incasso di 9,6 miliardi dell'IMU è surreale. Ricorda l'oro alla Patria di mussoliniana memoria con le fedi donate dalle spose d'Italia per sostenere il Regime. "L'imposta ha fatto centro!". "Superato l'obiettivo della prima tranche". Se pagare le tasse "è bellissimo" come disse l'ex ministro dell'economia Padoa Schioppa, pagare l'IMU è stato un orgasmo. Certo, chi non ottempera si vede arrivare Equitalia ed è meglio un IMU in casa che un Befera all'uscio e se non si salda e va male, la propria abitazione può finire all'asta. Ma questi sono effetti secondari.
L'allegrezza quasi infantile da parte del Governo e la spudoratezza dei giornali ricorda il sorriso stralunato dei pazzi con il vagare delle loro orbite alla ricerca di un punto di riferimento. L'IMU è obbligatorio, se fosse stata concessa la scelta agli italiani, o indetto un referendum, nessuno lo avrebbe pagato. Chi punta una pistola alla testa di qualcuno per rubargli il portafoglio, conclusa la rapina non sfila per le strade come un novello Cesare in trionfo.
Il messaggio è forte e chiaro. Il governo delle tasse riesce a fare pagare una tassa iniqua, forse incostituzionale, in modo coercitivo, che colpisce un bene primario come la prima casa, e ne è addirittura felice, scoppia di gioia! Una tassa che non guarda in faccia a nessuno, in particolare a chi ha redditi bassi o nulli, non proporzionale alla ricchezza del contribuente. Una sottrazione di quasi 10 miliardi alle famiglie per finanziare gli sprechi colossali della classe politica (la seconda tranche dopo il declassamento dei titoli pubblici potrebbe essere molto più pesante, una tredicesima). Qualcuno dovrebbe spiegare agli italiani perché l'IMU dovrebbe portare allegrezza e felicità quando non si toccano neppure con un fiore 100.000 pensioni d'oro che costano 13 miliardi all'anno allo Stato e non si blocca, nonostante le perplessità francesi, come ha tenuto a ricordare il ministro indagato Corrado Passera, l'investimento TOTALMENTE inutile di 22 miliardi di euro per la TAV. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.
Il trionfalismo con cui è stato celebrato l'incasso di 9,6 miliardi dell'IMU è surreale. Ricorda l'oro alla Patria di mussoliniana memoria con le fedi donate dalle spose d'Italia per sostenere il Regime. "L'imposta ha fatto centro!". "Superato l'obiettivo della prima tranche". Se pagare le tasse "è bellissimo" come disse l'ex ministro dell'economia Padoa Schioppa, pagare l'IMU è stato un orgasmo. Certo, chi non ottempera si vede arrivare Equitalia ed è meglio un IMU in casa che un Befera all'uscio e se non si salda e va male, la propria abitazione può finire all'asta. Ma questi sono effetti secondari.
L'allegrezza quasi infantile da parte del Governo e la spudoratezza dei giornali ricorda il sorriso stralunato dei pazzi con il vagare delle loro orbite alla ricerca di un punto di riferimento. L'IMU è obbligatorio, se fosse stata concessa la scelta agli italiani, o indetto un referendum, nessuno lo avrebbe pagato. Chi punta una pistola alla testa di qualcuno per rubargli il portafoglio, conclusa la rapina non sfila per le strade come un novello Cesare in trionfo.
Il messaggio è forte e chiaro. Il governo delle tasse riesce a fare pagare una tassa iniqua, forse incostituzionale, in modo coercitivo, che colpisce un bene primario come la prima casa, e ne è addirittura felice, scoppia di gioia! Una tassa che non guarda in faccia a nessuno, in particolare a chi ha redditi bassi o nulli, non proporzionale alla ricchezza del contribuente. Una sottrazione di quasi 10 miliardi alle famiglie per finanziare gli sprechi colossali della classe politica (la seconda tranche dopo il declassamento dei titoli pubblici potrebbe essere molto più pesante, una tredicesima). Qualcuno dovrebbe spiegare agli italiani perché l'IMU dovrebbe portare allegrezza e felicità quando non si toccano neppure con un fiore 100.000 pensioni d'oro che costano 13 miliardi all'anno allo Stato e non si blocca, nonostante le perplessità francesi, come ha tenuto a ricordare il ministro indagato Corrado Passera, l'investimento TOTALMENTE inutile di 22 miliardi di euro per la TAV. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.
120 milioni di euro ai giornali
120 milioni di euro ai giornali:
Non è vero che allo Stato mancano i soldi. Dipende a chi vanno. Per i giornali i finanziamenti pubblici ci sono sempre. Dopo il Senato, anche la Camera ha approvato lo stanziamento di 120 milioni di euro all'editoria con una maggioranza mai vista dai tempi del duce: 454 si, 22 no e 15 astenuti (*). I giornali, megafono dei partiti, potranno continuare a raccontare le loro balle quotidiane grazie ai contribuenti che pagano le tasse per mantenerli in vita. Senza i finanziamenti pubblici i giornalai assistiti dovrebbero trovarsi un vero lavoro e, cosa più importante, in Italia non si sentirebbe più (o molto meno) il puzzo della menzogna.
(*) L'IDV è stato l'unico partito a votare contro
Non è vero che allo Stato mancano i soldi. Dipende a chi vanno. Per i giornali i finanziamenti pubblici ci sono sempre. Dopo il Senato, anche la Camera ha approvato lo stanziamento di 120 milioni di euro all'editoria con una maggioranza mai vista dai tempi del duce: 454 si, 22 no e 15 astenuti (*). I giornali, megafono dei partiti, potranno continuare a raccontare le loro balle quotidiane grazie ai contribuenti che pagano le tasse per mantenerli in vita. Senza i finanziamenti pubblici i giornalai assistiti dovrebbero trovarsi un vero lavoro e, cosa più importante, in Italia non si sentirebbe più (o molto meno) il puzzo della menzogna.
(*) L'IDV è stato l'unico partito a votare contro
13 luglio 2012
Ordroid-x, la piattaforma di sviluppo con Exynos 4 quad-core
Ordroid-x, la piattaforma di sviluppo con Exynos 4 quad-core:
Hardkernel, ennesima azienda coreana, ha da poco presentato Odroid-x, una minuscola (90 x 94 mm) piattaforma di sviluppo basata sul SoC Samsung quad-core Exynos 4412 con 1 GB di RAM, oltre alle più comuni opzioni di connettività. Secondo geek.com sarà in vendita da fine luglio per 129$.
(Continua...)
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Rubate 400.000 password a Yahoo!: Da McAfee 15 suggerimenti per password davvero sicure
Rubate 400.000 password a Yahoo!: Da McAfee 15 suggerimenti per password davvero sicure:
Si rincorrono notizie secondo cui 400.000 password Yahoo! siano state compromesse. E’ arrivato il momento di fermarsi un attimo a riflettere sulle password. CNET riporta alcuni numeri sull’argomento:
2295: le volte in cui come password viene utilizzato un elenco di numeri in sequenza, tra cui “123456″ risulta la password più popolare. In alcuni casi i numeri sono stati invertiti, o sono state aggiunte alcune lettere per cercare di camuffare le cose.
160: sono state le password “111111″, che è solo marginalmente meglio di un elenco sequenziale di numeri. L’analogamente creativa “000000″ è stata usata 71 volte.
McAfee consiglia di proteggere le proprie informazioni creando una password sicura che abbia senso per sé, ma non per gli altri.
“La maggior parte delle persone non si rende conto ci sono una serie di tecniche comuni utilizzate per individuare le password e che siamo proprio noi stessi a rendere vulnerabili i nostri dati personali perché tendiamo a utilizzare password troppo semplici.” Ha dichiarato Robert Siciliano, esperto di Online Security di McAfee. “In fin dei conti, ognuno ha la responsabilità di proteggersi. Dopo notizie come questa, chi è maggiormente esposto dovrebbe cambiare password. Anche se in generale bisognerebbe cambiarla abbastanza frequentemente, più o meno ogni sei mesi. Gli esperti di sicurezza non smetteranno mai di ripeterlo: le password devono essere forti. Con un pizzico di creatività. Un errore comune che le persone fanno è utilizzare delle parole da dizionario o dei termini gergali. Attenzione. Sono diffusi dei metodi di attacco che con un software inseriscono nel campo password degli interi dizionari, riuscendo a scoprire le password molto velocemente.”
Il tipo di attacco citato da Siciliano è un metodo utilizzato frequentemente per carpire le password. Per evitare di esserne vittima, non utilizzare le combinazioni da tastiera consecutive, ad esempio QWERTY o ASDFG. Non utilizzare parole, termini gergali, errori di ortografia comuni, o parole scritte al contrario. Sono diffusi online strumenti come John the Ripper o programmi simili che carpiscono le password con molta semplicità.
Molte persone usano come password i nomi del coniuge, dei figli o di altri parenti, o animali domestici, che si possono dedurre con un po’ di ricerca. Quando si clicca su “password dimenticata” all’interno di un servizio di webmail o un altro sito, viene chiesto di rispondere a una domanda o una serie di domande. Le risposte si trovano spesso sul profilo del social media. In questo modo è stato violato l’account Yahoo! di Sarah Palin.
Anche utilizzare la stessa password su più siti può portare al furto di identità. Due recenti casi di violazioni hanno rivelato che tra le vittime il tasso di riutilizzo delle password era del 31%.
In alternativa alla pirateria tradizionale, il social engineering è un tipo di elaborato di manipolazione per indurre la vittima a compiere determinate azioni o divulgare informazioni riservate.
McAfee offre alcuni suggerimenti per rendere le password sicure
- Assicurarsi di utilizzare password diverse per ogni account.
- Assicurarsi di non essere visti da nessuno quando si immette la password.
- Disconnettersi sempre se ci si allontana dal dispositivo ed essere certi che non ci sia nessuno nei paraggi. Basta un attimo per rubare o modificare la password.
- Utilizzare un software di sicurezza completo e tenerlo aggiornato per evitare keylogger (keystroke logger) e altro malware.
- Evitare l’inserimento di password sui computer non propri (come in un Internet café o in biblioteca), che possono avere un malware che ruba le password.
- Evitare l’inserimento di password quando si utilizzano connessioni Wi-Fi non sicure (come all’aeroporto o in un bar), sulle connessione non protette gli hacker sono in grado di intercettare le password e i dati.
- Non dire a nessuno la propria password.
- A seconda della sensibilità delle informazioni da proteggere, è necessario cambiare periodicamente le password, ed evitare di riutilizzare una vecchia password almeno per un anno.
- Utilizzare almeno otto caratteri includendo lettere minuscole e maiuscole, numeri e simboli. Ricorda, più sono meglio è.
- Le password complesse sono facili da ricordare ma difficile da indovinare. Per esempio Iam:)2b29! – ha 10 caratteri e significa: “Sono felice di avere 29anni!”.
- Utilizzare la tastiera come una tavolozza per creare delle forme. Per esempio, componendo una V al centro della tastiera con queste lettere: %TgbHU8*.
- Buon divertimento con gli acronimi di frasi. 2B-or-Not_2b?v - “Essere o non essere?”
- Appuntare su un foglio le password può andare bene, basta tenerlo lontano dal computer e mescolarle con altri numeri e lettere per cui non sia evidente che si tratta di una password.
- È anche possibile scrivere un “promemoria”, con gli indizi per ricordare la password, ma che in realtà non contiene la password vera e propria. Ad esempio, nell’esempio precedente, il “promemoria” sarebbe”Essere o non essere?”
- Controllare la forza della propria password. Se il sito offre un’analisi della robustezza delle password, prestare attenzione e ascoltare i suoi consigli.
Link al Blog di Robert Siciliano:
Monti e a capo
Monti e a capo:
Rigor Montis è diventato presidente del Consiglio l'undici novembre del 2011, ufficialmente per salvare l'Italia dal fallimento. Da allora il debito pubblico è passato da 1.905 miliardi a 1.948 miliardi (dato di aprile), la disoccupazione giovanile ha raggiunto il record di 34,2%, il PIL calerà nell'anno del 2,4% (ma le previsioni più realistiche sono di meno 3%), la richiesta di mutui per la casa è dimezzata, meno 47%. La "mission" di Rigor Montis era la diminuzione dello spread, per questo ha introdotto l'IMU, alzato le tasse, tagliato la Sanità, la Giustizia, persino gli uffici postali di circa un migliaio, cancellato l'articolo 18. Lo spread non si è accorto di questo grande impegno e oggi è salito a quota 480 insieme al declassamento dei titoli pubblici a Baa2 da A3, a due soli passi dalla valutazione di titoli "junk", spazzatura. Otto mesi di tasse, disoccupazione, di espropri fiscali dei patrimoni privati per tornare al punto di partenza con un Paese più in ginocchio di prima. In un'azienda privata un successo di questa natura porterebbe al defenestramento dell'amministratore con un calcio nel culo. Rigor Montis è volato nell'Idaho, terra ancestrale dei Piedi Neri, per rassicurare la finanza internazionale.
La crisi non può essere risolta con il dogma della crescita, peraltro resa impossibile dal pauroso carico fiscale che blocca le spese e gli investimenti. Ci stiamo impiccando. Tra un anno, con questa politica recessiva, che ha la sua stella cometa nello spread e nella diminuzione dell'interesse sul debito pubblico, tutti gli indici economici saranno peggiorati, con l'unico risultato di aver impoverito ancora di più questa Nazione. Nella discesa agli inferi, i Caronte, Berlusconi e Bersani, coloro che ci hanno traghettato nell'abisso di un enorme debito pubblico, ci danno lezioni e si propongono al governo nel 2013 come salvatori. Oltre al danno, anche la beffa. I cialtroni tornano sempre sul luogo del disastro. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
Ps: Il governo Monti ha prestato i soldi alle banche italiane attraverso la BCE per far comprare i nostri titoli pubblici dei quali istituzioni e banche estere volevano disfarsi. L'operazione, ovviamente, è stata pagata dagli italiani con tasse e tagli.
Rigor Montis è diventato presidente del Consiglio l'undici novembre del 2011, ufficialmente per salvare l'Italia dal fallimento. Da allora il debito pubblico è passato da 1.905 miliardi a 1.948 miliardi (dato di aprile), la disoccupazione giovanile ha raggiunto il record di 34,2%, il PIL calerà nell'anno del 2,4% (ma le previsioni più realistiche sono di meno 3%), la richiesta di mutui per la casa è dimezzata, meno 47%. La "mission" di Rigor Montis era la diminuzione dello spread, per questo ha introdotto l'IMU, alzato le tasse, tagliato la Sanità, la Giustizia, persino gli uffici postali di circa un migliaio, cancellato l'articolo 18. Lo spread non si è accorto di questo grande impegno e oggi è salito a quota 480 insieme al declassamento dei titoli pubblici a Baa2 da A3, a due soli passi dalla valutazione di titoli "junk", spazzatura. Otto mesi di tasse, disoccupazione, di espropri fiscali dei patrimoni privati per tornare al punto di partenza con un Paese più in ginocchio di prima. In un'azienda privata un successo di questa natura porterebbe al defenestramento dell'amministratore con un calcio nel culo. Rigor Montis è volato nell'Idaho, terra ancestrale dei Piedi Neri, per rassicurare la finanza internazionale.
La crisi non può essere risolta con il dogma della crescita, peraltro resa impossibile dal pauroso carico fiscale che blocca le spese e gli investimenti. Ci stiamo impiccando. Tra un anno, con questa politica recessiva, che ha la sua stella cometa nello spread e nella diminuzione dell'interesse sul debito pubblico, tutti gli indici economici saranno peggiorati, con l'unico risultato di aver impoverito ancora di più questa Nazione. Nella discesa agli inferi, i Caronte, Berlusconi e Bersani, coloro che ci hanno traghettato nell'abisso di un enorme debito pubblico, ci danno lezioni e si propongono al governo nel 2013 come salvatori. Oltre al danno, anche la beffa. I cialtroni tornano sempre sul luogo del disastro. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere.
Ps: Il governo Monti ha prestato i soldi alle banche italiane attraverso la BCE per far comprare i nostri titoli pubblici dei quali istituzioni e banche estere volevano disfarsi. L'operazione, ovviamente, è stata pagata dagli italiani con tasse e tagli.
Jelly Bean arriva in Italia! (su Galaxy Nexus)
Jelly Bean arriva in Italia! (su Galaxy Nexus):
Come confermato da più fonti, prima tra tutte il nostro forum, Jelly Bean è arrivato nello Stivale, portando tutte le gioie di Android 4.1.1 ai proprietari italiani di Galaxy Nexus, a pochissime settimane dalla sua presentazione ufficiale.
(Continua...)
Leggi il resto di Jelly Bean arriva in Italia! (su Galaxy Nexus)
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12 luglio 2012
Arriva sul Play Store “Amazing Alex”, il nuovo puzzle game di Rovio
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