La lampada a LED che dura 37 anni: Maipiusenza - Grazie al principio dello heat pipe mantiene fresco il LED, che così dura a lungo. [Video]
13 giugno 2012
Beppe Grillo risponde al Financial Times
Beppe Grillo risponde al Financial Times:
(leggi l'articolo)
Il Financial Times ha pubblicato la scorsa settimana un articolo di Beppe Severgnini nel quale il MoVimento 5 Stelle è dipinto come un fenomeno da baraccone. Oggi il FT ha pubblicato la mia risposta: "Internet movement promises real democracy for Italy".
"Sir, I’ve read your June 5 Comment piece “The chirruping allure of Italy’s Jiminy Cricket”, talking about myself and the Italian Five Star Movement.
The article is a deliberate attack on the democratic movement that I represent. The Five Star Movement does not have “simplistic solutions to difficult problems”, but a complete programme that has been discussed on the internet for months and published online at www.beppegrillo.it. Any journalist can read it, even Beppe Severgnini. I have been compared to Benito Mussolini, a dictator. To me, this is an outrage.
The Five Star Movement is accused of being “Populism 2.0”. It is exactly the opposite.
In Italy, the political parties have occupied every space in industry, in the banks, in the media, etc. We live in a partitocracy, not in a democracy any more.
Unlike the political parties, the Five Star Movement has refused any public financing. It is actually predicted to be the second political force in Italy with 20 per cent of the votes, after only two and a half years since it came into being. It has the goal of achieving a real democracy and of giving the opportunity to citizens to be involved in any decision that affects their life without the intermediation of the parties.
The spirit of the Five Star Movement can be summarised in two words: transparency and participation, both possible thanks to the diffusion of the internet.
In the future I hope to read more qualified and objective articles with reference to Italian politics in your prestigious newspaper."
Beppe Grillo, Genoa, Italy
Traduzione.
"Gentile editore, ho letto l'articolo di Beppe Severgnini su di me e sul MoVimento 5 Stelle, L'articolo è un attacco deliberato a un movimento democratico che rappresento. Il M5S non ha "soluzioni semplicistiche a problemi complessi", ma un programma completo discusso in Rete per mesi e pubblicato on line sul sito www.beppegrillo.it. Qualunque giornalista può leggerlo, persino Beppe Severgnini. Io sono stato comparato a Benito Mussolini, un dittatore. Questo per me è offensivo. Il M5S è accusato di essere "populismo 2.0". E' esattamente l'opposto.
In Italia, i partiti politici hanno occupato ogni spazio nell'industria, nelle banche, nei media, ecc. Noi viviamo ormai in una partitocrazia, non più in una democrazia. Al contrario dei partiti politici, il M5S ha rifiutato ogni finanziamento pubblico. Alcune proiezioni lo valutano seconda forza politica con il 20% dei voti dopo solo due anni e mezzo dalla sua fondazione. Il M5S ha come obiettivo lo sviluppo di una vera democrazia e consentire ai cittadini di essere coinvolti in ogni decisione che li riguarda senza l'intermediazione dei partiti. Lo spirito del M5S può essere riassunto in due parole; trasparenza e partecipazione, entrambi possibili grazie alla diffusione di Internet. In futuro spero di leggere sul suo prestigioso giornale articoli più qualificati ed obiettivi sulla politica italiana."
Beppe Grillo, Genova, Italia
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it
(leggi l'articolo)
Il Financial Times ha pubblicato la scorsa settimana un articolo di Beppe Severgnini nel quale il MoVimento 5 Stelle è dipinto come un fenomeno da baraccone. Oggi il FT ha pubblicato la mia risposta: "Internet movement promises real democracy for Italy".
"Sir, I’ve read your June 5 Comment piece “The chirruping allure of Italy’s Jiminy Cricket”, talking about myself and the Italian Five Star Movement.
The article is a deliberate attack on the democratic movement that I represent. The Five Star Movement does not have “simplistic solutions to difficult problems”, but a complete programme that has been discussed on the internet for months and published online at www.beppegrillo.it. Any journalist can read it, even Beppe Severgnini. I have been compared to Benito Mussolini, a dictator. To me, this is an outrage.
The Five Star Movement is accused of being “Populism 2.0”. It is exactly the opposite.
In Italy, the political parties have occupied every space in industry, in the banks, in the media, etc. We live in a partitocracy, not in a democracy any more.
Unlike the political parties, the Five Star Movement has refused any public financing. It is actually predicted to be the second political force in Italy with 20 per cent of the votes, after only two and a half years since it came into being. It has the goal of achieving a real democracy and of giving the opportunity to citizens to be involved in any decision that affects their life without the intermediation of the parties.
The spirit of the Five Star Movement can be summarised in two words: transparency and participation, both possible thanks to the diffusion of the internet.
In the future I hope to read more qualified and objective articles with reference to Italian politics in your prestigious newspaper."
Beppe Grillo, Genoa, Italy
Traduzione.
"Gentile editore, ho letto l'articolo di Beppe Severgnini su di me e sul MoVimento 5 Stelle, L'articolo è un attacco deliberato a un movimento democratico che rappresento. Il M5S non ha "soluzioni semplicistiche a problemi complessi", ma un programma completo discusso in Rete per mesi e pubblicato on line sul sito www.beppegrillo.it. Qualunque giornalista può leggerlo, persino Beppe Severgnini. Io sono stato comparato a Benito Mussolini, un dittatore. Questo per me è offensivo. Il M5S è accusato di essere "populismo 2.0". E' esattamente l'opposto.
In Italia, i partiti politici hanno occupato ogni spazio nell'industria, nelle banche, nei media, ecc. Noi viviamo ormai in una partitocrazia, non più in una democrazia. Al contrario dei partiti politici, il M5S ha rifiutato ogni finanziamento pubblico. Alcune proiezioni lo valutano seconda forza politica con il 20% dei voti dopo solo due anni e mezzo dalla sua fondazione. Il M5S ha come obiettivo lo sviluppo di una vera democrazia e consentire ai cittadini di essere coinvolti in ogni decisione che li riguarda senza l'intermediazione dei partiti. Lo spirito del M5S può essere riassunto in due parole; trasparenza e partecipazione, entrambi possibili grazie alla diffusione di Internet. In futuro spero di leggere sul suo prestigioso giornale articoli più qualificati ed obiettivi sulla politica italiana."
Beppe Grillo, Genova, Italia
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it
Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona
Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona:
"era un altro mondo, era un'altra Italia, ma soprattutto erano altri uomini. Ce n'erano persino alcuni che davano e ricevevano valore, onore e decoro da quella loro grande passione per la Politica. Oggi questo può persino apparire incredibile. Enrico Berlinguer disse una volta in un'intervista che se non fosse diventato segretario del P.C.I. avrebbe voluto essere un modesto professore di provincia in un college, magari americano. E, pensate, a intervistarlo era Oriana Fallaci, che lo rispettava e stimava come nessun altro politico, e non solo italiano. Durante il suo ultimo comizio, l'11 giugno 1984, mentre l'ictus lo stava uccidendo e la gente, che aveva capito, lo invitava a smettere, lui non si fermò. Voleva pronunciare quella frase che era troppo importante, più della sua salute: "Compagni, lavorate tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per azienda". Al suo funerale c'era così tanta gente che oggi non si riunirebbe nemmeno per tutti, ma proprio TUTTI, i politici italiani messi insieme. "Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona". (Giorgio Gaber)". davide lak (davlak)
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it
"era un altro mondo, era un'altra Italia, ma soprattutto erano altri uomini. Ce n'erano persino alcuni che davano e ricevevano valore, onore e decoro da quella loro grande passione per la Politica. Oggi questo può persino apparire incredibile. Enrico Berlinguer disse una volta in un'intervista che se non fosse diventato segretario del P.C.I. avrebbe voluto essere un modesto professore di provincia in un college, magari americano. E, pensate, a intervistarlo era Oriana Fallaci, che lo rispettava e stimava come nessun altro politico, e non solo italiano. Durante il suo ultimo comizio, l'11 giugno 1984, mentre l'ictus lo stava uccidendo e la gente, che aveva capito, lo invitava a smettere, lui non si fermò. Voleva pronunciare quella frase che era troppo importante, più della sua salute: "Compagni, lavorate tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per azienda". Al suo funerale c'era così tanta gente che oggi non si riunirebbe nemmeno per tutti, ma proprio TUTTI, i politici italiani messi insieme. "Qualcuno era comunista perché Berlinguer era una brava persona". (Giorgio Gaber)". davide lak (davlak)
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it
La spaventosa IMU
La spaventosa IMU:
"Da qualche giorno in posta ci sono file spaventose di gente che deve buttar via una mattinata per pagare l'IMU ! l'IMU !!! l'IMU... questa specie di mefistofelico rebus cripto-tassa, estorsione di stato, obolo forzato odioso pizzo preteso dal sistema, senza altro fine che quello di far perdurare se stesso ancora un pò fino alla prossima spremitura del popolo bue .
Tutti in fila ordinatamente col numerino in mano per versare poi allo sportello grasse mazzette di euro.
A me personalmente non è arrivato alcun avviso e dato che sinceramente non so quali siano le modalità da seguire per pagarla e siccome non ho tempo da perdere con i dottori commercialisti, preferirò opporre ricorso all'eventuale notifica che mi dovesse arrivare.
Ciò che davvero procura maggior fastidio è sapere in anticipo che questo nuovo sacrificio non arrecherà alcun vantaggio alla collettività ma servirà esclusivamente a mantenere intatti i privilegi di coloro che hanno rovinato l'italia.
NO - io non intendo mantenere in vita col mio sangue il vampiro che mi sta prosciugando da anni e se possedere la casa è un reato,mi dichiaro sin d'ora assolutamente colpevole e senza troppi convenevoli vi mando esplicitamente affanculo!" Dario Del Sogno, Trieste
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it
"Da qualche giorno in posta ci sono file spaventose di gente che deve buttar via una mattinata per pagare l'IMU ! l'IMU !!! l'IMU... questa specie di mefistofelico rebus cripto-tassa, estorsione di stato, obolo forzato odioso pizzo preteso dal sistema, senza altro fine che quello di far perdurare se stesso ancora un pò fino alla prossima spremitura del popolo bue .
Tutti in fila ordinatamente col numerino in mano per versare poi allo sportello grasse mazzette di euro.
A me personalmente non è arrivato alcun avviso e dato che sinceramente non so quali siano le modalità da seguire per pagarla e siccome non ho tempo da perdere con i dottori commercialisti, preferirò opporre ricorso all'eventuale notifica che mi dovesse arrivare.
Ciò che davvero procura maggior fastidio è sapere in anticipo che questo nuovo sacrificio non arrecherà alcun vantaggio alla collettività ma servirà esclusivamente a mantenere intatti i privilegi di coloro che hanno rovinato l'italia.
NO - io non intendo mantenere in vita col mio sangue il vampiro che mi sta prosciugando da anni e se possedere la casa è un reato,mi dichiaro sin d'ora assolutamente colpevole e senza troppi convenevoli vi mando esplicitamente affanculo!" Dario Del Sogno, Trieste
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it
VirusTotal disponibile per Android
VirusTotal disponibile per Android:
A dispetto del suo nome, che potrebbe sembrare quello di un virus in grado di devastare i nostri dispositivi, virustotal è invece un sito web attivo già da diversi anni che scansiona gratuitamente file o indirizzi web alla ricerca di “virus, worm, trojan, e qualsiasi tipo di malware”: contenti dunque che l’omonima app sia arrivata anche su Android?
(Continua...)
Leggi il resto di VirusTotal disponibile per Android
Leggi il resto di VirusTotal disponibile per Android
8 giugno 2012
Sparare sulla Croce Rossa
Sparare sulla Croce Rossa:
È il solito gioco. Per "migliorare" l'efficienza di un ente pubblico, lo si privatizza. I concessionari, scelti dai partiti, sono gli unici a guadagnarci. È successo con le autostrade, con l'acqua. La svendita dei beni dello Stato, quindi nostri, non si ferma di fronte a nulla, neppure davanti alla Croce Rossa. Sparare sulla Croce Rossa non è un più un modo dire.
"Caro Beppe, dopo la bocciatura del precedente schema di decreto che prevedeva la privatizzazione della Croce Rossa, anche questo Governo prova a privatizzarla (vedi lo slideshow)! Se il precedente schema era inaccettabile, quest’ultimo sembra frutto di una follia! In nome di un “riordino”, demolirebbe irreversibilmente la nostra Croce Rossa con la dismissione del suo enorme patrimonio ed il licenziamento di un consistente numero di dipendenti, sia civili che militari! La privatizzazione avverrebbe per fasi … forse per dar tempo a tutti coloro che la amano e che la sentono un po’ propria, di mandare giù questo boccone amaro. Il processo inizierebbe all’inizio del 2014 per terminare a fine 2016, anche se la dismissione di parte del patrimonio della Croce Rossa avverrebbe dal momento successivo, l’approvazione del decreto è ora in esame presso il Ministero della Salute, della Difesa, dell’Economia e Finanza. La bozza di decreto prevede che da una Croce Rossa se ne formino due: una pubblica ed una privata! Quella pubblica avrebbe la funzione di supporto tecnico-logistico a quella privata, attraverso la concessione in uso completamente gratuito di personale, beni mobili ed immobili. Quella privata, invece, introiterebbe le somme derivanti dai servizi svolti mediante le strutture anzidette. Chissà cosa ne pensa la crocerossina Monti, moglie del più noto Presidente del Consiglio Mario Monti, di questa bozza di decreto! Magari ce lo farà sapere scrivendo al tuo blog.
Il malessere degli appartenenti alla CRI è tangibile, e nemmeno il codice etico (vedi lo slideshow) predisposto ad hoc dall’Amministrazione per tappare la bocca a coloro che vi operano, riuscirà ad impedirne la manifestazione.
I bilanci degli anni dal 2005 al 2011 della Croce Rossa riportano una serie di dati incomprensibili, che solo un bilancio analitico potrebbe tradurre. Perché la CRI non pubblica i bilanci analitici, come previsto dalla normativa vigente? Fra le motivazioni per la privatizzazione, vi è il risanamento dei debiti, fra cui quello verso SI.S.E. (società di totale proprietà della CRI). Leggendo tra le righe della relazione tecnica, nella parte che ne riguarda la scandalosa questione, si mette in evidenza l’urgenza di pagare alla SI.S.E. un decreto ingiuntivo reso esecutivo, come se la CRI non avesse il potere di sospendere un’azione da sé stessa messa in atto in qualità di proprietaria; senza tener conto che il debito verso la SI.S.E. per servizi che la stessa ha svolto per conto della CRI in favore della Regione Sicilia, potrà essere compensato quando la medesima Regione corrisponderà alla CRI somme equivalenti!
Come si fa a far capire a chi vuole la privatizzazione che la CRI siamo tutti noi! Non si può privatizzare un bene comune, di tutti i cittadini, dei suoi dipendenti e dei suoi volontari, che giorno dopo giorno prestano la loro opera in ogni Comune d’Italia a beneficio dei più bisognosi! Di lavoro la CRI ne ha parecchio, soprattutto in questo particolare periodo storico, dove guerre e calamità naturali sono all’ordine del giorno! Sentirsi parte di questa realtà fa sentire i cittadini meno soli e più al sicuro!
Se il Governo vuol tenere in vita la Croce Rossa deve farla restare pubblica. Invece di una privatizzazione con la finalità di “diminuire” il contributo pubblico, potrebbe darle delle deleghe. Sapere in maniera chiara i servizi che la Croce Rossa dovrebbe svolgere in esclusiva e per quale compenso, sarebbe un passo avanti verso la trasparenza nella gestione di questo Ente pubblico, il cui controllo oggi risulta difficile. Per far funzionare la CRI e ridurre il contributo pubblico, non serve privatizzarla, basterebbe una gestione economico/finanziaria oculata e partecipata, bilanci trasparenti, tesoreria unica, messa a reddito di tutto il patrimonio immobiliare non utilizzato per compiti istituzionali, soppressione di figure apicali quali ad esempio quelle dei capi dipartimento! Basterebbe poco, basterebbe volerlo! Loro non si arrenderanno mai, ma gli converrebbe farlo, noi neppure!". Movimento 5 Stelle di Roma
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it
Croce Rossa regalasi
(4:01)
(4:01)
È il solito gioco. Per "migliorare" l'efficienza di un ente pubblico, lo si privatizza. I concessionari, scelti dai partiti, sono gli unici a guadagnarci. È successo con le autostrade, con l'acqua. La svendita dei beni dello Stato, quindi nostri, non si ferma di fronte a nulla, neppure davanti alla Croce Rossa. Sparare sulla Croce Rossa non è un più un modo dire.
"Caro Beppe, dopo la bocciatura del precedente schema di decreto che prevedeva la privatizzazione della Croce Rossa, anche questo Governo prova a privatizzarla (vedi lo slideshow)! Se il precedente schema era inaccettabile, quest’ultimo sembra frutto di una follia! In nome di un “riordino”, demolirebbe irreversibilmente la nostra Croce Rossa con la dismissione del suo enorme patrimonio ed il licenziamento di un consistente numero di dipendenti, sia civili che militari! La privatizzazione avverrebbe per fasi … forse per dar tempo a tutti coloro che la amano e che la sentono un po’ propria, di mandare giù questo boccone amaro. Il processo inizierebbe all’inizio del 2014 per terminare a fine 2016, anche se la dismissione di parte del patrimonio della Croce Rossa avverrebbe dal momento successivo, l’approvazione del decreto è ora in esame presso il Ministero della Salute, della Difesa, dell’Economia e Finanza. La bozza di decreto prevede che da una Croce Rossa se ne formino due: una pubblica ed una privata! Quella pubblica avrebbe la funzione di supporto tecnico-logistico a quella privata, attraverso la concessione in uso completamente gratuito di personale, beni mobili ed immobili. Quella privata, invece, introiterebbe le somme derivanti dai servizi svolti mediante le strutture anzidette. Chissà cosa ne pensa la crocerossina Monti, moglie del più noto Presidente del Consiglio Mario Monti, di questa bozza di decreto! Magari ce lo farà sapere scrivendo al tuo blog.
Il malessere degli appartenenti alla CRI è tangibile, e nemmeno il codice etico (vedi lo slideshow) predisposto ad hoc dall’Amministrazione per tappare la bocca a coloro che vi operano, riuscirà ad impedirne la manifestazione.
I bilanci degli anni dal 2005 al 2011 della Croce Rossa riportano una serie di dati incomprensibili, che solo un bilancio analitico potrebbe tradurre. Perché la CRI non pubblica i bilanci analitici, come previsto dalla normativa vigente? Fra le motivazioni per la privatizzazione, vi è il risanamento dei debiti, fra cui quello verso SI.S.E. (società di totale proprietà della CRI). Leggendo tra le righe della relazione tecnica, nella parte che ne riguarda la scandalosa questione, si mette in evidenza l’urgenza di pagare alla SI.S.E. un decreto ingiuntivo reso esecutivo, come se la CRI non avesse il potere di sospendere un’azione da sé stessa messa in atto in qualità di proprietaria; senza tener conto che il debito verso la SI.S.E. per servizi che la stessa ha svolto per conto della CRI in favore della Regione Sicilia, potrà essere compensato quando la medesima Regione corrisponderà alla CRI somme equivalenti!
Come si fa a far capire a chi vuole la privatizzazione che la CRI siamo tutti noi! Non si può privatizzare un bene comune, di tutti i cittadini, dei suoi dipendenti e dei suoi volontari, che giorno dopo giorno prestano la loro opera in ogni Comune d’Italia a beneficio dei più bisognosi! Di lavoro la CRI ne ha parecchio, soprattutto in questo particolare periodo storico, dove guerre e calamità naturali sono all’ordine del giorno! Sentirsi parte di questa realtà fa sentire i cittadini meno soli e più al sicuro!
Se il Governo vuol tenere in vita la Croce Rossa deve farla restare pubblica. Invece di una privatizzazione con la finalità di “diminuire” il contributo pubblico, potrebbe darle delle deleghe. Sapere in maniera chiara i servizi che la Croce Rossa dovrebbe svolgere in esclusiva e per quale compenso, sarebbe un passo avanti verso la trasparenza nella gestione di questo Ente pubblico, il cui controllo oggi risulta difficile. Per far funzionare la CRI e ridurre il contributo pubblico, non serve privatizzarla, basterebbe una gestione economico/finanziaria oculata e partecipata, bilanci trasparenti, tesoreria unica, messa a reddito di tutto il patrimonio immobiliare non utilizzato per compiti istituzionali, soppressione di figure apicali quali ad esempio quelle dei capi dipartimento! Basterebbe poco, basterebbe volerlo! Loro non si arrenderanno mai, ma gli converrebbe farlo, noi neppure!". Movimento 5 Stelle di Roma
Leggi e commenta il post su www.beppegrillo.it
Nuova Canon EOS 650: l'autofocus si fa ibrido
Nuova Canon EOS 650: l'autofocus si fa ibrido: A prima vista le caratteristiche della nuova Canon EOS 650D sembrerebbero differenziarla poco dal modello precedente: sotto i numeri c'è però molta sostanza, a partire dal nuovo sensore CMOS ibrido con sensori di messa a fuoco a rilevazione di fase.
Iscriviti a:
Post (Atom)