22 aprile 2012

Come ottimizzare i PDF per i motori di ricerca

Come ottimizzare i PDF per i motori di ricerca:
File in formato PDF
Se qualcuno intende pubblicare un contenuto testuale su un sito web solitamente non utilizza il formato PDF. Esistono però numerose realtà, soprattutto aziendali, che utilizzano principalmente questo formato all’interno del loro flusso documentale. Convertire tutto il materiale disponibile in formato PDF nella versione HTML richiedere sicuramente tempo e risorse, oltre a modificare l’aspetto finale di tali documenti. Quindi pubblicare file in formato PDF diventa una necessità.
Se però si vogliono rendere i propri file PDF facilmente rintracciabili attraverso i motori di ricerca è bene seguire queste semplici regole:

1) Essere sicuri che i PDF siano testuali e non basati su immagini

I file PDF non sono tutti uguali. Infatti alcuni programmi generano le pagine dei file PDF come immagini e questo rende impossibile la scansione dei contenuti testuali da parte di un motore di ricerca.

2) Inserire le proprietà del documento

Nonostante molti quando salvano un file in formato PDF non si occupano di questi dettagli, è estremamente utile inserire le proprietà di un documento PDF come il Title e il Subject, se vuoi facilitare la corretta analisi del tuo documento da parte dei motori di ricerca. Inserendo infatti tali informazioni renderai più facile ai motori comprendere la natura ed i contenuti del tuo documento. I dati inseriti nei campi Title e Subject saranno anche visualizzati sulle SERP dei motori di ricerca, esattamente come avviene per i tag Title e Meta tag Description delle pagine web.
Proprietà del documento PDF

3) Ottimizzare il testo contenuto nei file PDF esattamente come fai per quello delle pagine web

Le regole base utilizzate per ottimizzare i testi per il Web valgono anche per i documenti in formato PDF.

4) Inserisci dei link nei file PDF

E’ importante inserire dei link di approfondimento all’interno dei file PDF, ovviamente purché siano pertinenti al contenuto trattato e utilizzando un anchor text rilevante.

5) Non salvare il file PDF usando un formato troppo recente

Anche se utilizzi la versione più recente di Acrobat, fai attenzione a salvare il documento che vuoi ottimizzare in un formato PDF non superiore alla versione 1.6. Questo rappresenta anche un vantaggio offerto ai lettori che non hanno installato l’ultimissima versione di Acrobat Reader che saranno così in grado di consultare il tuo documento.

6) Riduci le dimensioni del tuo documento PDF

Utilizzando la funzione PDF Optimizer di Adobe Acrobat è possibile ridurre le dimensioni di un file PDF. E’ inoltre consigliabile attivare l’opzione “Optimize the PDF for fast web view” in modo che il PDF venga caricato una pagina alla volta, senza che l’utente debba attendere il caricamento di tutto il file prima di poter iniziare la lettura.
Ridurre le dimensioni di un file PDF con PDF Optimizer

7) Posizione i file PDF in modo che non siano nascosti nei meandri del tuo sito web.

Se vuoi che i file PDF pubblicati sul tuo sito siano individuati facilmente dai motori di ricerca, è opportuno posizionarli dandogli la giusta evidenza e non nascondendoli in pagine che si trovano nella “periferia” del tuo sito web.

8) Inserisci prima i contenuti più importanti

Per fare in modo che i motori di ricerca individuino prima i contenuti più rilevanti del tuo documento PDF, inserisci tali contenuti nelle prime righe e nelle prime pagine del documento.

9) Fai attenzione alle modifiche

Ogni volta che apporti delle modifiche al file PDF fai attenzione a ricontrollare i punti precedenti, come ad esempio la versione con la quale salvi il file.
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Le proposte del MoVimento 5 Stelle sono ingenue e semplicistiche

Le proposte del MoVimento 5 Stelle sono ingenue e semplicistiche:
M5S_Monza.jpg

Beppe Severgnini considera ingenue e semplicistiche le proposte del MoVimento 5 Stelle senza citarne una. Chissà se ha mai letto il Programma del M5S.
"Proteste giuste e sacrosante, ma troppo ingenue invece le proposte... c'è un aspetto di populismo e di denuncia molto forte, ma le proposte sono spesso semplicistiche...”. Beppe Severgnini
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The Lua Operating System Project

The Lua Operating System Project: "Lua OS is - or aspires to become - two things: 1) a first-class modern Linux distribution for the desktop that you can use every day for everything you want to do with your computer - and something that is always offering enjoyment. 2) a next-generation, orthogonally persistent operating system for portable, manageable and secure scripting code. The Lua OS project is spearheaded by Stefan Reich who deserted from Google Inc. in 2008 in order to pursue much greater visions."

Ice Cream Sandwich in Italia sarà disponibile da oggi

Ice Cream Sandwich in Italia sarà disponibile da oggi:
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Con un annuncio ufficiale tramite il proprio account Twitter, Samsung Italia ha annunciato la disponibilità dell’aggiornamento ad Android 4.0 Ice Cream Sandwich in Italia a partire dalla giornata di oggi. L’annuncio farà sicuramente felici numerosi utenti che aspettavano l’aggiornamento per la metà di Maggio.
Il messaggio, piuttosto chiaro, non lascia nessun dubbio e recita testuali parole: “Nel corso della giornata di oggi sarà reso disponibile l’aggiornamento ad #ICS (Android 4.0) per Galaxy S2 No Brand, TIM, H3G, Vodafone. ;)” Dopo averne annunciato l’arrivo per metà Maggio, la stessa Samsung Italia, in accordo con Tim ed H3G ha anticipato uno degli aggiornamenti più attesi di questo 2012.
Non sono ben chiare ancora le modalità di questo aggiornamento, via Kies o OTA ma la notizia è sicuramente di grande rilevanza. Saremo piuttosto attivi all’interno dell’intera giornata e potremo fornirvi ulteriori novità e aggiornamenti riguardo l’approdo di Ice Cream Sandwich sui terminali Italiani.

XBMC4XBOX 3.1 Stable Released

XBMC4XBOX 3.1 Stable Released:
It’s been close to a year since the last stable release. The truth is, the nightly builds have probably been more stable than the last release as some useful fixes went in soon after. Due to lack of free time, and developers, it’s taken a while to get around to doing another point release but finally – here it is – XBMC4XBOX 3.1
There has been a lot of improvements over the last year – changes since 3.0.1 include:
  • FFMPEG Updates
  • DVDPlayer Updates/Fixes (Such as improved DVD Seeking and Slingbox support)
  • PAPlayer Updates
  • Updates to libcurl/polarssl/librtmp
  • Scraper fixes
  • Lots of other misc bugfixes and improvements.
For more details of changes you can check out the source history over at http://sourceforge.net/projects/xbmc4xbox/
Thanks to all the XBMC developers on over at http://www.xbmc.org as many of the changes are backports from their code base. Also a big thanks and farewell to Arnova, who has been supporting the XBOX over the years but no longer has any need for his XBOX1. He will continue to develop XBMC for Linux though.
Get your download via torrent here: XBMC4XBOX-3.1-STABLE.zip.torrent  – or via http://www.xbmcsvn.com soon
We are now down to a single developer on this project. If you know some C++ or can help in other areas, and you wish to spend some free time helping out with the project – please do get involved and post an introduction over at the forums.

20 aprile 2012

Grillo è uno stronzo

Grillo è uno stronzo:
Sallusti.jpg

"Grillo non può essere un interlocutore politico. Secondo me è uno stronzo". Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, in diretta televisiva.
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Euro: mission impossible

Euro: mission impossible:
monti_gun.jpg

Viviamo ormai per pagare gli interessi sul debito pubblico. E' una fornace in cui via via inceneriamo servizi sociali, nuove tasse, risparmi, case, diritti. Mentre alimentiamo questo roveto ardente ci impoveriamo. Più ci impoveriamo, più il debito aumenta e più aumentano gli interessi sul debito. Dopo sei mesi della cura Monti il debito pubblico è cresciuto e si avvicina ai 2.000 miliardi mentre l'occupazione è scesa e per questo, inevitabilmente, nel 2012 diminuirà bruscamente il gettito fiscale. Nel 2013 dovremo pagare oltre 100 miliardi di euro di interesse sul debito, circa un quarto dei 420 miliardi di tasse annuali. Ci stiamo avvitando come un aereo in picchiata per sostenere l'euro e pagare gli interessi accumulati dal Pdl e dal Pdmenoelle durante uno sciagurato ventennio.
A chi paghiamo gli interessi? Il debito pubblico è detenuto soltanto per il 14,3% da famiglie italiane. L'85,7% da banche, fondi e assicurazioni e altri investitori. Il 46,2% all'estero, in prevalenza banche francesi, tedesche, inglesi (*). Le banche sono i nuovi padroni, per nulla disponibili a rinunciare alla loro libbra di carne. A diminuire gli interessi, ad esempio, o a diluire nel tempo la restituzione del capitale. L'Italia non dispone di sovranità monetaria, non è possibile una svalutazione della lira e un riallineamento conseguente dei titoli alla nostra economia che vale molto meno rispetto al momento della loro emissione. Svalutare la lira equivaleva svalutare i titoli. Oggi non è più così. Abbiamo un cappio al collo che non possiamo toglierci e che stringerà sempre di più se non ristrutturiamo il valore dei titoli che valgono il 20/30% in meno del loro valore iniziale. Senza il prestito di mille miliardi della BCE alle banche al tasso dell'1% ,usati per comprare nuovi titoli al 5/6%, l'Italia sarebbe in pre default.
Rimandare il problema non serve. Diminuire gli interessi sul debito nel medio termine e la contemporanea emissione di nuovi titoli di Stato a basso/medio rendimento sono una "mission impossible". Il ricatto è sempre il solito, se non si prosegue su questa strada si esce dall'euro. Ma dall'euro siamo già usciti, l'euro non rispecchia più il valore della nostra economia, al massimo il 60%. Uscire dall'euro non deve essere un tabù. Gran Bretagna e Danimarca sono parte della UE e hanno mantenuto le loro monete. Si può fare, bisogna iniziare a discuterne. Non è mai troppo tardi per tornare indietro da una strada lastricata per l'inferno.
(*) fonte Bankitalia
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Kindle Touch e Touch 3G arrivano in anticipo in Italia

Kindle Touch e Touch 3G arrivano in anticipo in Italia: News - Amazon anticipa le consegne degli e-reader: già da domani saranno nelle mani di chi ha effettuato i preordini.