Il fondo potrà contare su un milione e mezzo di euro, cui va aggiunto un ulteriore milione messo a disposizione dai deputati Cinque Stelle con la restituzione di parte dei loro stipendi. Le imprese dovranno comunque aspettare ancora qualche mese prima di bussare a cassa. La palla passa ora il Cga che dovrà dare l’ok, poi sarà emanato il bando per individuare l’istituto di credito che dovrà gestire le operazioni.
Ci vorrà, comunque, ancora qualche mese prima che le aziende in cerca di finanziamenti possano bussare a cassa, in quanto le norme licenziate dalla giunta Crocetta dovranno avere l’ok dal Cga, poi sarà emanato il bando destinato agli istituti di credito che dovranno gestire il fondo.
“Ormai, pero, è fatta”, affermano, soddisfatti, i deputati del Movimento. “L’operazione, infatti, rischiava di non concretizzarsi senza l’ok del governo. Di ciò vogliamo dare atto anche all’impegno dell’assessore Bianchi che, onestamente, ha preso a cuore la vicenda, seguendola attentamente. Questo a testimonianza del fatto che se si vuole si può operare con tutti, se il collante è il supremo interesse dei cittadini”.
Il fondo avrà una dotazione di partenza non indifferente: un milione e mezzo di euro per il 2013, cui va aggiunta la somma versata volontariamente ogni mese dai deputati 5 Stelle, che a fine anno dovrebbe ammontare ad un ulteriore milione di euro circa.
“Ci dispiace – lamentano i parlamentari 5 Stelle – solo del fatto che nessun deputato si è voluto accodare all’operazione. Più volte abbiamo lanciato l’invito a farlo, e a restituire anche piccole parti dei loro congrui stipendi per alimentare il fondo. Ma i nostri appelli sono sempre caduti nel vuoto”.
Il regolamento approvato dalla giunta sarà trasmesso ora al Cga e, per conoscenza, al gruppo parlamentare 5 Stelle, che non è ancora a conoscenza di tutti i dettagli.
Alcune delle caratteristiche principali dell’operazione dovrebbero essere comunque le seguenti:
- Gli importi finanziabili non saranno superiori a 20.000 euro in unica soluzione (una micro-impresa, può comunque fruire di più finanziamenti successivi, i cui importi cumulati devono essere inferiori a 25 mia euro);
- Le imprese ammesse devono avere sede legale e operare nell’ambito della Sicilia, non devono essere fallite, in liquidazione coatta amministrativa o in amministrazione controllata, devono essere in regola con la disciplina in materia di tutela ambientale, sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro e con quella antiriciclaggio e antiterrorismo.
- Il tasso di interesse sarà agevolato, molto più basso, quindi, di quello praticato normalmente dagli istituti bancari.
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